Tanti esperti hanno già mostrato come tanti lavori diverranno obsolete entro i prossimi dieci anni, se non meno, a causa della rivoluzione tecnologica che da tempo comanda i meccanismi nel mercato del lavoro.
Tra tutte le varie innovazioni che si sono avvicendate nel corso degli ultimi anni, il settore dei droni – e conseguentemente, la ricerca di professionisti del campo- ha preso sempre più piede.
Una recente ricerca, detta New Work Order, disponibile su http://www.fya.org.au/wp-content/uploads/2015/08/fya-future-of-work-report-final-lr.pdf ha mostrato come già il 70% del personale che si affaccia sul mondo del lavoro ha a che fare o avrà presto a che fare con l’utilizzo di robots, droni inclusi.
Che cosa è un drone?
A parte i droni ad utilizzo militare (per bombardare obiettivi), questi dispositivi anche detti “quadricotteri” sono al giorno d’oggi utilizzati da milioni di persone in tutto al mondo, per i più diversi scopi.
Dall’utilizzo professionale (per sorveglianza, ricognizione, o ancora droni solari) a quello amatoriale, per catturare immagini, girare video ad alta quota, le possibilità sono davvero infinite, aprendo cosí nuovi spazi ad idee lavorative.
I droni più comuni sono di due tipi:
gli RPA – Remote Piloted Aircraft; e
gli UAV – Unmanned Aerial Vehicle, come spiegato sotto:
Gli RPA.
L’RPA è la più comune forma di drone disponibile, essendo un aereo in dimensioni ridotte, pilotato a distanza da un telecomando a corto raggio, oppure uno più sofisticato a base remota.
Gli UAV.
Gli UAV non includono la presenza di un pilota, e non la richiedono nemmeno. Sono infatti dispositivi impostati per compiere uno specifico percorso di volo.
Essendo dei veri e propri aerei, sono ampiamente utilizzati a scopi militari.
Settori del lavoro influenzati dalla crescita di domanda dell’utilizzo di droni sono
Ristorazione: grosse catene di fast food, quali Domino’s, Mc Donalds e via dicendo investiranno sicuramente notevoli porzioni di capitale nell’utilizzo di droni per la consegna. Con un notevole risparmio in termini di tempo, e denaro.
Compagnie di trasporto: allo stesso modo, compagnie collegate in un certo senso alla consegna di merci si devono a dover fare i calcoli con la tecnologia emergente. Amazon sta già investendo nei droni come mezzo di consegna.
Mezzi di comunicazione: i droni faciliteranno sicuramente il compito di tecnici IT ed ICT (Information Communication Technologies) nella verifica di linee telefoniche, collegamenti e centrali elettriche. Il dibattito è in atto ed è vivace tra chi si oppone all’utilizzo di droni in settori del genere, in quanto andrebbe ad influire – in maniera negativa – sull’impiego di capitale umano, e conseguenti licenziamenti.
Agenzie immobiliari: l’impiego di droni in questo settore permetterà agli addetti ai lavori di creare video e material marketing sempre più accattivante, con scatti dall’alto e panoramiche mai realizzate prima.
Uno sguardo alla nuova professione.
Per far fronte alla domanda crescente di personale capace di utilizzare i droni a scopo professionale, numerosi centri e corsi vengono creati giorno dopo giorno. Negli Stati Uniti, un esempio è costituito da una scuola di Phoenix, che per soli -si fa per dire- $3,500 – $4,000 offre corsi per aspirant piloti di droni.
Per una lista complete di piloti qualificati in Italia, requisiti e legislazione si può far riferimento al sito http://www.hireuavpro.com/loc/italy-drone-businesses/
La normativa specifica si trova sul sito dell’ENAC al link Regolamenti Enac.